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Acqua a Capo Verde

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L’isola di Sal e quella di Boa Vista non hanno foti di acqua naturali, nemmeno monti che possano permetterne la conservazione durante i lunghi periodi di siccità che colpiscono ciclicamente l’arcipelago.

La distribuzione e soprattutto l’uso dell’acqua potabile è sensibilizzata quotidianamente, soprattutto verso i turisti che difficilmente riescono ad abbandonare usi tipici dell’Europa che di questi problemi non soffre. Fino agli anni 80 l’approvvigionamento per l’isola di Sal e di Boavista era effettuato attraverso navi cisterna che caricavano nell’isola di Santiago per scaricare nelle isole senza risorse. I costi erano già all’epoca proibitivi, soprattutto per la popolazione locale.

L’acqua in bottiglia di PET è fornita da due principali marchi: Bon Aqua e Trinidade.



Il marchio Bon Aqua è di proprietà della The Coca Cola Company e viene introdotta nel 1994  per l’approvvigionamento in alcune zone remote della Russia. Sbarca a Praia (capitale dell’arcipelago) nel 1997 con l’ampliamento dello stabilimento già attivo nella capitale per l’imbottigliamento di Coca, Fanta, e succhi vari. Si tratta di “acqua purificata” e addizionata di sali minerali, in linea di massima è acqua desalinizzata con osmosi inversa e implementata con l’aggiunta di solfato di magnesio, cloruro di potassio e cloruro di sodio. Non sono presenti dati sul residuo a secco.

La società Tecnici Industria è invece la proprietaria del marchio Trinidade con sede a Praia, diretta concorrente dell’altra, che produce sempre per osmosi inversa un acqua definita “alcalina” e poi condizionata con correttori fino al giusto PH. Insomma, entrambe sono prodotti derivati e non naturali, ma indispensabili e controllati da analisi chimiche in maniera costante.



L’acqua distribuita dall’acquedotto comincia con una seria attività di servizio pubblico all’inizio degli anni ottanta attraverso la società elettrica Electra che assume un controllo generale delle varie infrastrutture. Nel tempo l’Electra ha rinnovato parte degli impianti pubblici, costruiti in larga misura da tubi portanti in metallo (principalmente lega di piombo), sostituendoli con i più moderni tubi in materiale plastico dalla durata e corrosione incomparabili. Attualmente, nell’isola di Sal gran parte della città di Santa Maria e di Espargos è servita dalla distribuzione di Electra che, nel 2018 ha inaugurato (grazie una sovvenzione del Portogallo di 22,5 milioni di euro) il parco solare Palmejro che fornisce 4,5MW di picco e consente la destinazione e stabilizzazione dell’acqua. La filtrazione e le analisi sono comunque carenti e capita spesso che l’acqua proveniente dai rubinetti sia sconsigliata da bere, per cucinare o lavare gli alimenti, sia per la presenza di batteri che causano problemi intestinali che per la presenza dei metalli pesanti ancora in circolo per la corrosione dei tubi vecchi.

Il paradosso, in un’isola che non detiene risorse proprie, è l’uso smodato da parte di hotel e resort che riempiono piscine (davanti alla bellezza delle spiagge oceaniche), irrigano le aiuole per mantenere prati inglesi, giochi d’acqua e il consenso ai turisti di utilizzane in quantità; mentre la popolazione locale si rifornisce al “funtaneiro” (unico punto pubblico di distribuzione di acqua potabile) con code interminabili, a volte di ore, per poter riempire un bidone da 10 litri.

L’acqua è un bene prezioso, qui ancora di più, se i turisti e viaggiatori voglio regalare qualcosa a questo splendido luogo (e alla popolazione che lo abita) risparmino qualche litro del prezioso liquido, ancora non accessibile a tutti.



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English


Water of Cape Verde


The islands of Sal and Boa Vista have no natural water sources, nor mountains that could allow for the conservation of water during the long periods of drought that cyclically affect the archipelago. The distribution and, more importantly, the use of potable water is a daily concern, especially for tourists who find it difficult to abandon habits typical of Europe, where these problems are not as prevalent.


Until the 1980s, the supply of water for the islands of Sal and Boa Vista was carried out by tanker ships that would load water from the island of Santiago to be delivered to the resource-scarce islands. The costs were already prohibitive at the time, especially for the local population.


Bottled PET water is provided by two main brands: Bon Aqua and Trinidade. Bon Aqua is owned by The Coca-Cola Company and was introduced in 1994 to supply some remote areas of Russia. It arrived in Praia (the capital of the archipelago) in 1997 with the expansion of the plant already operating in the capital for the bottling of Coca-Cola, Fanta, and various juices. It is "purified water" enriched with minerals; in general, it is desalinated water through reverse osmosis and supplemented with magnesium sulfate, potassium chloride, and sodium chloride. There is no data available on the dry residue.


The company Tecnici Industria, based in Praia, owns the Trinidade brand, a direct competitor, which also produces water through reverse osmosis, described as "alkaline" and then adjusted with pH correctors. In short, both are derived and not natural products, but they are essential and consistently monitored through chemical analyses.


The water distributed by the aqueduct began as a serious public service activity in the early 1980s through the electric company Electra, which took overall control of the various infrastructures. Over time, Electra has renewed parts of the public systems, largely replacing the old metal pipes (mainly lead alloy) with more modern plastic pipes that offer incomparable durability and corrosion resistance. Currently, on the island of Sal, much of the city of Santa Maria and Espargos is served by Electra’s distribution system. In 2018, Electra inaugurated the Palmejro solar park (thanks to a €22.5 million grant from Portugal) which provides a peak output of 4.5 MW and enables the distribution and stabilization of water. However, filtration and analyses are still lacking, and it is often advised not to drink, cook with, or wash food with tap water due to the presence of bacteria that cause intestinal problems and heavy metals still circulating due to the corrosion of old pipes.


The paradox on an island with no resources of its own is the excessive use of water by hotels and resorts that fill swimming pools (despite the beauty of the ocean beaches), irrigate lawns to maintain English-style gardens, run water features, and allow tourists to use it in large quantities. Meanwhile, the local population lines up at the "funtaneiro" (the only public potable water distribution point), sometimes waiting for hours to fill a 10-liter container.


Water is a precious commodity, especially here. If tourists and travelers want to give something back to this beautiful place (and to the people who live here), they should consider saving a few liters of this precious liquid, which is still not accessible to everyone.


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